IL BRUXISMO, una patologia sempre più frequente

IL BRUXISMO, una patologia sempre più frequente

Il Bruxismo, o più semplicemente il digrignamento dei denti, è una affezione molto frequente e in sensibile aumento in questi anni.

Molteplici sono i fattori che lo provocano, dallo stress, in crescita esponenziale ai nostri giorni e che colpisce anche i più giovani, ai fattori locali, come le malocclusioni dentali.

Come è noto lo stress è chiamato in causa in molte altre patologie, come le gastriti, le coliti, le cefalee, alcune malattie della pelle, per dirne solo alcune.

Ognuno di noi ha degli organi bersaglio su cui riversa le proprie tensioni in modo inconscio e tra questi c'è anche la bocca.

Se ci pensiamo, tutti noi quando siamo impegnati in qualcosa di difficile o ci troviamo in una situazione di pericolo per prima cosa stringiamo fortemente i denti, reazione inconscia comune a tutti che ha le sue radici in quelle che erano le reazioni automatiche di difesa del nostro corpo di fronte ad una situazione di pericolo.

Questa reazione viene innescata oggi anche dallo stress, che altro non è che una percezione inconscia di costante pericolo dovuta alle pressioni esterne della vita quotidiana e per questo sempre più persone sono diventate loro malgrado bruxiste.

Questa prima forma di bruxismo, che noi chiamiamo serramento, ha quindi origini principalmente psicologiche e si riflette negativamente sopratutto sull'apparato muscoloscheletrico della testa e del collo; la contrattura cronica dei muscoli masticatori causa sovraccarichi notevolissimi alle articolazioni temporomandibolari provocando alla lunga sofferenza dei condili e dei menischi con artrite e artrosi.

E' stato calcolato che in condizioni di normale funzione masticatoria nell'uomo la forza che viene scaricata su un centimetro quadrato, che corrisponde all'incirca alla dimensione di un dente molare, è di 80 chili, mentre nel bruxista nell'atto del serramento può raggiungere i 500 chili per centimetro quadrato.

Oltre a questo la contrattura muscolare coinvolge anche i muscoli della testa e del collo causando cefalee cosidette muscolotensive che, se non curate eliminando o riducendone le cause, diventano costanti e fortemente invalidanti.

A livello dentale le conseguenze a lungo termine del serramento sono principalmente lo spostamento dei denti e la loro usura precoce, che vanno di pari passo, seguendo le linee di forza predominanti e i punti di minore resistenza.

Questo avviene ancora di più quando al serramento si aggiunge la seconda forma di bruxismo,

il digrignamento vero e prorio, quasi sempre già presente inizialmente ma che si aggrava a causa delle modificazioni delle arcate dentali.

Esso consiste in un continuo e  all'apparenza impercettibile movimento della mandibola in senso orizzontale e in tutte le direzioni, con sfregamento delle superfici masticatorie delle due arcate come in una macina.

Si comprende facilmente come questa seconda situazione acceleri enormemente l'usura delle superfici dentali fino ad appiattirle completamente e, nei casi più gravi, a consumare  i denti fino alla gengiva.

Nelle cause di questo problema entrano pesantemente in gioco fattori locali come le malocclusioni e le malposizioni dentali.

Infatti le due arcate dentali dovrebbero combaciare come due ingranaggi perfettamente calibrati nelle tre dimensioni, e per questo motivo ogni dente, come quello di un ingranaggio meccanico, deve essere nella giusta posizione rispetto al suo omologo nell'arcata a lui contrapposta.

Se questo non avviene perchè anche un solo dente di una delle due arcate, superiore o inferiore, è fuori posto, il nostro cervello lo percepisce come un ostacolo al mantenimento della giusta posizione della mandibola rispetto al cranio e tenta, attraverso continui movimenti della stessa, di superarlo o di eliminarlo.

Il risultato di tutto questo è un peggioramento del bruxismo che altera le superfici di tutti i denti innescando un circolo vizioso che porta lentamente ad un progressivo peggioramento di tutta la situazione.

Oltre a queste conseguenze l'usura delle superfici dentali causa un progressivo accorciamento dei denti e la perdita della cosidetta dimensione verticale del viso, la mandibola nel suo movimento di chiusura aumenta la sua escursione verso l'alto e la bocca si chiude di più determinando un aspetto vecchieggiante delle labbra che vengono schiacciate ed estruse.

A livello scheletrico queste modificazioni si traducono in un abnorme spostamento dei condili all'indietro con compressione delle articolazioni e peggioramento dell'artrosi, otre a causare spostamenti in avanti e grave usura degli incisivi superiori che possono sventagliare verso l'esterno anche in maniera asimmetrica, a causa della spinta posteriore  degli incisivi inferiori quando si chiude la bocca.

Gli strumenti per la diagnosi e la cura di questa patologia sono diversi a seconda della gravità del caso.

In caso di serramento senza lesioni dei denti e con dentatura completa può essere sufficiente l'applicazione di un Byte da indossare durante il sonno o anche di giorno a seconda delle esigenze, eventualmente associato a farmaci ansiolitici e miorilassanti.

Nei casi in cui il Bruxismo abbia già provocato l'usura dei denti in modo eccessivo e sia presente una malocclusione primitiva o secondaria a perdita di alcuni denti con modificazioni importanti della dentatura e della postura della mandibola,  bisogna ricorrere ad esami diagnostici specifici come il Byte diagnostico o la chinesiografia, allo scopo di recuperare i parametri ideali dell'occlusione, l'applicazione conseguente di un Byte terapeutico, il cosidetto Ortotico, e infine la ricostruzione definitiva delle arcate dentali come dovrebbero essere.

Questo può comportare il ripristino dei denti mancanti,  lo spostamento di quelli fuori arcata mediante Ortodonzia, la ricostruzione dell'anatomia occlusale dei denti abrasi mediante intarsi o corone, al fine di riportare la situazione allo stato originario o di migliorarla e metterla in equilibrio.

Dopo di ciò sarà sempre comunque necessario applicare un Byte notturno al fine di ridurre al minimo il Bruxismo residuo da stress ed evitare che i danni si ripetano.

Da quanto descritto si comprende facilmente quanto sia importante intervenire precocemente sul problema onde evitare che la situazione degeneri fino al punto da rendere necessario tutto l'iter riabilitativo che oltre ad essere molto lungo è sicuramente molto costoso.

La prima prevenzione in questo senso e la più importante è l'ortodonzia nel bambino, con essa si correggono le malocclusioni e si riducono dei potenziali fattori di rischio.

Successivamente sono molto importanti i controlli dal dentista, con frequenza semestrale, il quale è in grado di rilevare precocemente i segni del bruxismo sui denti prima che questi diventino gravi e che il paziente se ne accorga, e quindi di itervenire con gli strumenti più semplici per arginare il danno.

La prevenzione della carie e delle parodontiti, fatta con controlli periodici dello specialista, contribuiscono a prevenire la perdita dei denti e il conseguente scompenso dell'occlusione, e nel caso in cui questo non sia possibile perche il dente è troppo compromesso permettono al dentista di rimpiazzarlo velocemente prima che questo avvenga e inneschi i meccanismi di cui abbiamo parlato.

Lo stesso criterio vale per la corretta manutenzione delle protesi già esistenti, anch'esse soggette ad usura e che quindi vanno periodicamente controllate e se necessario adeguate.

                                                                                                                           

  G.Iemmola

admin-1