GLI IMPIANTI SONO TUTTI UGUALI ?

GLI IMPIANTI SONO TUTTI UGUALI ?

Premesso che tutti gli impianti sono fatti dello stesso TITANIO, metallo che grazie alle sue caratteristiche fisiche viene perfettamente integrato dal nostro organismo senza dare problemi di rigetto, la risposta è NO.

Da quando è esplosa l'implantologia moderna, ormai trenta anni fa, il grande business fiutato dalle case produttrici ha generato la proliferazione di una enorme varietà di impianti diversi tra loro per forma, caratteristiche meccaniche,di superficie, di metodiche di inserimento ecc., alla continua ricerca di miglioramenti e semplificazione delle procedure e allo scopo di allargarne il campo di applicazione anche ai casi più difficili e rendere le procedure avvicinabili facilmente anche dai non specialisti.

Si è cominciato con impianti semplici, in tutte le loro componenti, con superfici lisce , che si affidavano principalmente alla capacità del titanio di osteointegrarsi e necessitavano di molti mesi di attesa sommersi nell'osso prima di poter essere utilizzati come pilastri per le protesi.

Questi impianti hanno dato ottima prova di se nel tempo e ancora oggi nel mio studio ho pazienti che ne sono portatori da quasi trenta anni.

Successivamente , nel tentativo di accelerare i tempi del trattamento, sono comiciate una serie di modifiche volte a stimolare l'osteointegrazione e a velocizzarla, e così gli impianti da quindici anni a questa parte sono diventati tutti con superfici ruvide, ottenute in vari modi, con rivestimenti particolari o con prcedimenti fisico chimici, con diversi gradi di ruvidità e diverse morfologie, tutto per facilitarne e velocizzarne l'attecchimento fino ad arrivare al cosidetto carico immediato.

Parallelamente sono migliorate le connessioni impianto- protesi, con un fiorire di proposte buone e cattive che sono ancora oggi oggetto di studio e di cambiamenti costanti.

Tutto questo ha reso molto difficile orientarsi anche per il professionista.

Oggi esistono impianti di elevata qualità e alto costo,certificati e frutto delle ricerche delle case produttrici più note, e impianti clone di costo anche bassissimo,fabbricati da piccoli produttori, con caratteristiche simili ma non identiche.

Personalmente ho sempre preferito affidarmi a impianti di alto livello prodotti e certificati dai maggiori produttori mondiali a garanzia di qualità, tuttavia da alcuni anni sto revisionado tutti i concetti di scelta del tipo di impianto da usare sulla base dei miei trenta anni di esperienza, che mi hanno portato a concludere che le caratteristiche dei primissimi impianti con superfici lisce e dei loro protocolli di inserimento e di carico sono , nel lungo termine, quelle che garantiscono meglio la durata nel tempo.

Come dice il proverbio :"la gatta frettolosa fa i gattini ciechi"...., e le innovazioni proposte per accelerare i tempi dell'osteointegrazione pur funzionando egregiamente nell'immediato , espongono nel medio e lungo termine a maggiori probabilità di complicazioni sugli impianti dovute principalmente alla ruvidità delle loro superfici.

Ormai di questo problema si è resa conto tutta la comunità scientifica e per questo stanno avvenendo cambiamenti nella progettazione degli impianti di oggi.

La ricerca dell'impianto ideale continua e il suo obbiettivo è creare un'impianto semplice da usare, con caratteristiche tali da resistere nel tempo il più possibile senza complicazioni e  ridurne radicalmente l'incidenza a lungo termine.

G. Iemmola